martedì 13 settembre 2016

Sentiero della Direttissima e Canalone Angelina alla Grigna Meridionale (2184 m.) - Val Sassina - Lombardia

Il toponimo Gringe, appare per la prima volta su di una carta edita nel 1796 a Milano e disegnata dagli astronomi di Brera. In questo storico documento, appena ad Est del ramo Orientale del Lago di Como, tra i paesi di Mandello, Ballabio, Pasturo ed Esino Lario, è possibile leggere per inciso il loro nome. Ma come avvertì secoli dopo il grande Riccardo Cassin, le Grigne, o meglio la Grigna Settentrionale (nota anche come Grignone) e la Grigna Meridionale (soprannominata Grignetta), non sono delle semplici vette, bensì un mondo complesso ed estremamente articolato. Esse, ma più marcatamente la Meridionale, rappresentano per antonomasia il luogo dove si sono alimentati, e tutt'ora si alimentano, miti e leggende dell'alpinismo nazionale ed internazionale. Eroi del calibro di Mario dell'Oro, Emilio Comici, Ugo Tizzoni, Riccardo Cassin, non dimenticando poi Walter Bonatti e Carlo Mauri negli anni Cinquanta, seguiti dalla generazione Gogna e Casarotto, fino agli odierni campioni dell'arrampicata sportiva, quali Stefano Alippi, Giorgio Anghileri, Eugenio Pesci e Norberto Riva. E' su queste grigie bancate di Dolomia principale che ha avuto origine il famosissimo Gruppo dei Ragni di Lecco (quelli dei maglioni rossi per intendersi), ed è su queste pareti, che si sono confrontati gli istruttori della Scuola di Roccia Parravicini nonché gli Accademici del Club Alpino nazionale. Oggetto della relazione odierna non è quindi la maggiore elevazione del massiccio, bensì la sorella minore, la Grigna Meridionale, un mondo fiabesco ed incantato irto di campanili, torri rocciose, articolati canaloni e complesse architetture di pietra, capace di attrarre nel suo cuore di roccia innumerevoli alpinisti provenienti da ogni parte del mondo. Un mondo che 250 milioni di anni fa appariva ben diverso da come lo vediamo oggi, una vera e propria laguna tropicale nella quale vivevano ammoniti, bivalvi e brachiopodi. Ma una tale scenografia naturale è anche un invito a riscoprire un escursionismo ruvido che può riservare grandi soddisfazioni purché affrontato con la giusta preparazione e con le dovute cautele. La classica combinazione del Sentiero della Direttissima (ideato da Cai di Milano per collegare i suoi storici due rifugi, il Rosalba ed il Porta) con il Sentiero Cecilia e la variante del Canalone Angelina permette di godere di panorami mozzafiato sugli arditi campanili della Val Tesa, lasciando sbalordito anche l'escursionista più esigente. Salita alpinistica del 10 Settembre scorso in compagnia di Mario, Graziano ed Enrico, foto con Canon 750d...

Note tecniche :

Difficoltà : F+ (EE la Direttissima, F+ il Canalone Angelina)

Dislivello : 772 metri

Sviluppo : 8,40 Km

Interesse : paesaggistico, alpinistico, botanico, faunistico

Esposizione del canale : Sudovest

Attrezzatura : casco a mio giudizio obbligatorio, utile il set da ferrata per i meno esperti 

In automobile, da Lecco si sale a Ballabio per deviare poi in direzione dei Piani dei Resinelli, laddove le possibilità di parcheggio di certo non mancano. Salendo ora sulla strada asfaltata che conduce al Rifugio Porta (chiare indicazioni ai Piani) ci si avvicina ad esso per inoltrarsi successivamente nel Bosco Giulia, splendida faggeta che si estende verso Nord fino alla base della Cresta Cermenati (nota anche come Cresta dell'asinino). A distanza di pochi minuti dal rifugio sopracitato, il sentiero si sdoppia (palina segnavia, vedasi fotografia) e bisogna seguire a sinistra per incamminarsi sulla "Direttissima" (segnavia numero 8). Questo percorso attraversa inizialmente la base del Canalone Caimi per tagliare successivamente a mezza costa i ripidi pendii Sudoccidentali della Grigna Meridionale. Il sentiero si snoda costantemente in esposizione, a volte anche sostenuta, ma provvidenziali tratti attrezzati con catene, corde e staffe metalliche agevolano il cammino nei punti più delicati (per i meno sicuri è opportuno un kit da ferrata). A distanza di un'ora e mezza dai Piani dei Resinelli, si raggiunge il budello roccioso noto come Caminetto Pagani, da attraversare con cautela e con l'aiuto di corde, tondini e l'ausilio di due obsolete scale metalliche. Segue uno stretto ed angusto intaglio attrezzato il cui attraversamento può risultare disagevole per i "grossi di stazza". Oltre, si presenta una successione di sali e scendi in discreta esposizione che permettono di traversare il solco della Val S'Cepina e raggiungere lo spettacolare sottogruppo del Fungo, laddove svettano arditi campanili rocciosi e torri su cui sono state scritte fantastiche pagine dell'alpinismo mondiale. Sempre sulla Direttisima, ci si porta infine alla base del Canalone Angelina, contrassegnato da un evidente palina segnavia a quota 1730 metri. Mi sento di consigliare questa variante perché permette di addentrarsi nel vero cuore di pietra della Grigna Meridionale, con scenari sbalorditivi e mozzafiato sulle ardite torri della Val Tesa. Si sale dunque ripidamente l'ampio canale che alterna numerosi passaggi attrezzati a divertenti passaggi di facile arrampicata, che a mio giudizio mai superano il III grado. Comodamente, lo si percorre in circa un'ora, fino a che esso incrocia il Sentiero Cecilia, evidenziato dalla presenza di una palina segnavia. Essa indica a destra 45 minuti per la vetta, ma noi proseguiamo a sinistra in direzione del Colle Valsecchi e del Rifugio Rosalba. Il sentiero regala splendide prospettive sulla slanciata Guglia Angelina e l'aguzzo Ago Teresita, traversando in esposizione una serie di cenge che, spesso attrezzate con cavi e catene, conducono al Colle Valsecchi, laddove si aprono i panorami sulla Val Scarettone e la Grigna Settentrionale. Dal colle sopracitato, laddove sorge l'attacco per la Cresta Segantini (a destra), ci si cala con cautela in direzione Nordoccidentale (a sinistra) per traversare su terreno infido ed esposto il versante Nord della cresta Occidentale della Grigna Meridionale. Questi passaggi sono estremamente aerei e panoramici sulla Val Scarettone, ma bisogna prestare massima attenzione nel posare correttamente piedi e mani dato che l'esposizione è notevole. Comunque sia le attrezzature non mancano e la traversata è di grande soddisfazione fino al suo termine presso il Colle Garibaldi, laddove, per sentiero, si raggiunge in pochi minuti il Rifugio Rosalba. La discesa avviene per il noioso e spaccagambe Sentiero delle Foppe, che scende ripidamente traversando i prati posti a Sudovest del rifugio sopracitato e conduce senza possibilità di errore ai Piani dei Resinelli (prestare attenzione una volta nel bosco a seguire le indicazioni per la Chiesa e  non per l'ex Rifugio Alippi che obbligherebbe ad un giro più ampio e con maggior dislivello).


Traccia gps...


La palina oltre il Rifugio Porta che segnala il bivio tra la Cresta Cermenati (nota anche come Cresta dell'Asinino) e il Sentiero della Direttissima


Il Canalone Caimi, franato nuovamente nel Giugno di quest'anno


I segni della frana sopracitata sono ben evidenti sulla palina segnavia che sorgeva nei pressi del Canalone Caimi all'incrocio con il Sentiero della Direttissima


Graziano nei primi comodi metri di sentiero della Direttissima (saranno gli unici!!!)


Sul Sentiero della Direttissima in avvicinamento al Gruppo del Fungo. In alto sulla destra sono anche distinguibili l'imponente Piramide Casati ed il Torrione Palma. 


Passaggio attrezzato che anticipa l'ingresso nel Caminetto Pagani


L'amico Graziano, indifferente al vuoto, impegnato in uno scatto fotografico


Sguardo all'indietro dal passaggio attrezzato che anticipa l'ingresso nel Caminetto Pagani


Mario e Graziano in facile ma esposta arrampicata...


...che conduce alle staffe metalliche del caminetto sopracitato. Il passaggio, non banale, risulta anche piuttosto aereo


Graziano sulla prima delle due scale del Caminetto Pagani...


...dalla cui sommità ha dell'imbarazzante la coda per salire il Caminetto Pagani


Oltre le due scale del Caminetto Pagani, si rende necessario passare all'interno di uno stretto intaglio che può richiedere il temporaneo abbandono dello zaino


Ecco cosa appare oltre la fessura del Caminetto Pagani. Il colletto roccioso in ombra andrà ora raggiunto "calandosi" con delle catene per poi risalire su facili ma instabili roccette


Enrico in discesa verso il colletto roccioso sopracitato


Il Sentiero della Direttissima penetra letteralmente il versante Sudoccidentale della Grigna Meridionale


Un continuo sali e scendi attrezzato tra spettacolari guglie ed arditi campanili


Di fronte a noi, la Piramide Casati, massiccia ed articolata struttura che sorge a cavallo tra il Colle Valsecchi ed il Colle Garibaldi. E' facilmente distinguibile anche per il fatto che sulla cima è posta una struttura piramidale in lamiera che ne contraddistingue la sommità.


L'amico Mario impegnato in uno scatto sul percorso della Direttissima


Passaggio nuovamente su di un colletto...


...da cui è dantesco il colpo d'occhio


Ennesimo passaggio spettacolare sul Sentiero della Direttissima...


...che va conducendoci in un ambiente che nulla ha da invidiare alle lontane Dolomiti


Ovunque si è circondati da torri, campanili, ed articolate strutture di pietra


Dal Sentiero della Direttissima, ecco apparire sulla nostra destra il Canalone Angelina...


...comunque contrassegnato da un evidente palina segnavia


Graziano in risalita sui primi metri del Canalone Angelina


Enrico nel primo passaggio attrezzato all'interno del Canalone Angelina


Graziano in ambiente dantesco ed altamente scenografico


Enrico, sul passaggio attrezzato più ripido e lungo dell'intero canale. Evitando le catene, le difficoltà credo si aggirino sul III grado


Mario in risalita nel Canalone Angelina


Enrico nella parte mediana del Canalone Angelina. Sulla sinistra è distinguibile l'Ago Teresita


Altro ripido passaggio attrezzato all'interno de Canalone Angelina


Graziano


Due famosissime strutture di pietra della Val Tesa. Trattasi della Guglia Angelina (a sinistra) e dell' Ago Teresita (a destra)


In uscita dal Canalone Angelina, ecco apparire la palina segnavia laddove si incrocia il Sentiero Cecilia


Dal Sentiero Cecilia, ecco in tutta la sua bellezza il Canalone Angelina, con le ardite torri della Val Tesa


Ennesimo passaggio attrezzato. Siamo sul Sentiero Cecilia in direzione del Colle Valsecchi


Mario in un passaggio attrezzato durante la salita al Colle Valsecchi


Graziano in contemplazione del vuoto. Il Sentiero Cecilia presenta numerosi passaggi attrezzati ed esposti, dunque solo per chi non soffre di vertigini!!!


Panorama dal Colle Valsecchi. In primo piano la Cresta del Giardino alla Grigna Meridionale, sullo sfondo, da sinistra, il Sasso Cavallo, la Grigna Settentrionale ed in ombra sulla destra lo Zucco dei Chignoli


Enrico alle prese con un delicato passaggio su terreno molto franoso e cedevole


Il solco della Val Scarettone che culmina alla Bocchetta del Giardino


Purtroppo la fotografia non mi è riuscita come avrei voluto per via della notevole esposizione e delle difficoltà nel utilizzare la macchina fotografica in questo passaggio. Ma credo ben si capisca la totale esposizione del Sentiero Cecilia in alcuni suoi passaggi


Graziano sul Sentiero Cecilia


Altro passaggio attrezzato sul Sentiero Cecilia in discesa verso il Colle Garibaldi


Una splendida fioritura di Stella Alpina


Il Rifugio Rosalba


In discesa sul Sentiero delle Foppe...


...da cui, temporale in arrivo a parte, sarebbe splendido il colpo d'occhio sul versante Occidentale della  Torre Cecilia 


Temporale ricevuto!!! Alla prossima...







4 commenti:

  1. La mia memoria e le tue immagini mi fanno ripercorrere con piacere questa parte delle Grigne riportandomi a 1 anno fà quando feci con mia moglie la lunga traversata alta (Piani Resinelli, Via Direttissima,Grignetta e Grignone con pernotto al rifugio Brioschi),percorso interminabile e faticoso ma di grande soddisfazione. Mi ricordo molto bene l'entrata del Canalone Angelina, eravamo indecisi se risalirlo, ma dal momento che era la prima volta che frequentevamo la Grigna ritenemmo giusto completare la Via Direttissima con la classica frase "la faremmo la prossima volta...". Ciao Manuel

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    1. Ah, ma allora ci sei passato su questa pessima roccia! Non ricordavo... Tieni presente che quanto da voi fatto è tra i più bei giri delle grigne! Impegnativo, panoramico ed estremamente appagante! Un caro saluto...

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  2. Un posto davvero particolare e molto selvaggio.le foto sono splendide

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    1. Grazie mamma! Posto davvero suggestivo... Mille baci!

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