martedì 13 gennaio 2015

Cima Pianchette (2158 m.) da Tecchio - Val Cavargna - Lombardia

Sebbene poco nota alla maggior parte degli escursionisti, la Val Cavargna è la maggiore delle tre valli che confluiscono da Nord nella Valle di Menaggio, angusto corridoio che collega il bacino del Lago di Como con il Ceresio. Insieme alla confinante Val Morobbia (Svizzera), grazie ad una fiorente attività estrattiva del ferro, la Val Cavargna visse una florida economia nel XV secolo, quando la presenza di alcune fucine per la lavorazione dei metalli forniva lavoro a gran parte della popolazione indigena. L'attivazione dei forni di fusione indispensabili per la lavorazione dei minerali estratti rendeva però necessario l'utilizzo del carbone vegetale, ricavato dalla lenta combustione del legno di faggio, un tempo abbondante in questi territori. L'utilizzo improprio e smisurato del combustibile sopracitato contribuì purtroppo in maniera determinante alla drastica riduzione delle faggete, donando un aspetto brullo e desolato al territorio circostante. Entrando dunque in Val Cavargna (il cui intervallo altitudinale è superiore ai 1550 metri sul livello del mare), non c'è da sorprendersi nell'osservare gli spogli pendii che caratterizzano buona parte dei versanti montuosi. L'assenza di un'omogenea fascia vegetativa rende pertanto molto panoramici gli itinerari di questa valle, nonostante le maggiori elevazioni superino di poco i 2000 metri. Pizzo Camoghé, Pizzo di Gino e Monte Garzirola (Gazzirola per gli Svizzeri) rappresentano le sole elevazioni di un certo interesse escursionistico, ma l'attenzione odierna sarà rivolta alla Cima Pianchette, classicissima scialpinistica di questa sezione delle Alpi Lepontine. Passeggiata in compagnia di Pietro, foto con Sony Alpha 390.


Note tecniche:

Difficoltà : E (percorso su ampia sterrata, adattissimo anche a famiglie con bambini, fino al Rifugio Croce di Campo. Poi per sentiero su ampia dorsale e breve cresta finale)

Dislivello : 840 metri

Sviluppo : di poco inferiore ai 9 Km

Interesse : paesaggistico

La Val Cavargna si imbocca presso una diramazione posta in località "Ponte di Pino", raggiungibile da Menaggio con tortuosa strada. Raggiunto il paese di San Nazzaro piegare in prossimità della via Sant'Antonio fino a raggiungere la frazione di Tecchio. Buona possibilità di parcheggio in alcune radure del bosco. Ci si incammina quindi sulla strada asfaltata che poco oltre diviene sterrata ed agevolmente conduce in circa un'ora al Rifugio Croce di Campo. I panorami sono ottimi, temperature decisamente al di sopra delle medie stagionali e neve completamente assente! Dal rifugio (ottima la polenta!!) seguire il costone alle sue spalle che mai ripido conduce alla bocchetta di Careggio (segnavia bianco/rosso dell'alta via). Un paio di ultimi dossi più ripidi conducono infine ad un colletto posto sulla cresta che unisce il Pizzo di Gino alla Cima Pianchette. Volgendo a destra, per breve cresta si tocca la panoramica vetta di questa montagna capace di regalare ampi orizzonti nonostante la quota modesta. Discesa per lo stesso itinerario di salita.....


Traccia gps...



Segnavia sopra l'abitato di Tecchio



La Cima di Fiorina (anche Cima Fojorina)



Piccola frazione arrocata sul costone della montagna



Il Pizzo di Gino, massima elevazione della Val Cavargna



Controluce sul Lago di Como. A sinistra, sono visibili le sagome delle Grigne mentre sulla destra i Corni di Canzo con l'adiacente Monte Moregallo



L'ampio pratone su cui sorge il Rifugio Croce di Campo



Il Pizzo di Gino dalla parte superiore del percorso



In secondo piano ed al centro della fotografia, la splenida mole del Monte Leone



Ultimo passaggio in cresta prima della vetta



Panorama dalla vetta della Cima Pianchette



Da sinistra a destra, Monte Garzirola, Vetta del Vallone, Pizzo Stabiello e Motto della Tappa

2 commenti:

  1. Splendida giornata vuoi per la compagnia vuoi per gli ottimi panorami.... La polenta poi vale da sola lo sbatti!!
    A presto Pietrone...

    RispondiElimina